Lo strumento fondamentale della vita é la parola; mediante le parole, anche senza rendersene conto, l’essere umano non solo è in grado di definire tutto ciò che lo circonda, ma anche di stabilire relazioni che gli permettono di crescere ed imparare sotto moltissimi aspetti differenti. In un periodo raro e delicato come quello che il mondo si trova ad affrontare, mantenere le relazioni con gli altri é fondamentale per non abbattersi, per mantenere la gioia e l’allegria che solitamente scaturisce dalle aggregazioni e per cercare, nei limiti del possibile, di non variare drasticamente le abitudini quotidiane. Come sostiene il poeta Davide Rondoni nel suo discorso intitolato “L’allodola e il fuoco”, si deduce facilmente che l’uomo é un essere di parole quindi, di conseguenza, é proprio nella sua indole esigere relazioni; per stare al mondo, l’uomo ha bisogno della facoltà poetica del linguaggio che successivamente, solamente in alcuni, diventa un’arte tanto dolce quanto difficile. Il poeta, l’unico in grado di dare armonia a parole sole e slegate l’una dall’altra, viene definito come colui che conosce il mondo tramite le parole. Inoltre, mediante la parola, l’uomo può creare delle relazioni e dei rapporti di traduzione poiché non tutti parleranno mai la stessa lingua e ciò non è da intendersi come un aspetto negativo, poiché le lingue differenti sono una salvezza rispetto ad un dominio di pensiero unico; la bellezza si ritrova
anche nel comprendersi e tradursi a vicenda, in quanto apporta un arricchimento ad entrambi gli interlocutori. É necessario adeguare le parole al contesto in cui ci si trova, infatti tale capacità dimostra chi è realmente ognuno di noi, che tipo di educazione ha avuto e che ambienti ha frequentato: sono proprio le parole che definiscono tutti gli esseri umani.
Vittoria Pippa, IVLG
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